Romanzi

Sconosciuti

Sconosciuti: il romanzo che non ti aspettavi di Laura Altamura e Natan Tale.

Natan dimentica il suo prezioso taccuino sul bancone di un bar e Nara, la cameriera dai capelli scuri, glielo riporta. Presa da un momento di confessione, la ragazza gli confida di avere un fratello scomparso. Insieme decidono di partire per la città natale di Nara per scoprire la verità sul suo passato, che si rivela intrecciato a quello di Natan.

All’inizio della storia, il legame costruito così in fretta tra Natan e Nara sulla panchina della stazione mi ha lasciato un po’ perplessa. Poi mi sono ricreduta, perché proseguendo il racconto iniziano a conoscersi meglio e in alcuni momenti di incertezza tra i due, viene ricordato che in realtà si conoscono da poco. Dopo questo inizio, la trama mi ha pienamente catturato. E’ interessante perché Nara non ricorda nulla, incontra nuovi personaggi che bene o male sono legati al suo passato e scopre nuovi indizi che la aiutano a capire cosa è successo al fratello. D’altro canto Natan rimane una figura misteriosa fino alla fine, si capisce che c’entra ma non si riesce a inquadrare il come e il perché.

L’unica grande pecca che ho trovato è lo stile di scrittura. Purtroppo, non mi è piaciuto: uno stile con molte virgole e periodi lunghi non è nelle mie corde, alcune frasi non mi hanno convinto per come sono strutturate e certi modi di parlare dei personaggi mi avrebbero coinvolto di più se resi diversamente. Come ripeto spesso, non sono nessuno per giudicare seriamente un modo di scrivere: riporto solo le mie sensazioni. In ogni caso, l’interesse che ha suscitato la trama mi ha permesso di sorvolare su questo aspetto negativo, il che è inusuale per me.

E’ stata una lettura piacevole e veloce, sembra essere un mattone da molte pagine ma in realtà è stato stampato a caratteri grandi. Sono contenta di aver letto questo libro e ringrazio molto gli autori per avermi permesso di leggerlo, inviandomi una copia.

Disponibile su Amazon: Sconosciuti

5 pensieri riguardo “Sconosciuti

  1. Mi rendo conto che lo stile di scrittura fa molto anche per me per cui spesso rende la lettura molto più complessa rispetto alla trama accattivante

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